L’abbassamento dei soffitti, detta anche “controsoffittatura“, è una soluzione pratica ed intelligente oggi molto diffusa. La sua introduzione non è recente, dato che il controsoffitto era già utilizzato nelle vecchie case di cinquant’anni fa. Ma allora, per ricoprire i solai (generalmente in legno), ci si avvaleva di una struttura leggera costituita da canne intrecciate sulla quale veniva poi steso uno strato di intonaco.
In tempi recenti la tecnologia si è evoluta e si è esteso anche l’ambito di applicazione. L’abbassamento dei soffitti viene realizzato con pannelli di vario materiale, spesso in cartongesso, sia negli edifici di civile abitazione che in quelli destinati ad accogliere per esempio le strutture commerciali e adibite ad uffici.
La realizzazione di un controsoffitto non ha un fine esclusivamente estetico (es. decorazione degli spazi), ma tra l’altro può aiutare a migliorare le performance termiche ed acustiche del solaio sovrastante.
Il sistema costruttivo recente si caratterizza per una molteplicità di vantaggi:
Sebbene realizzare un controsoffitto sia facile e alla portata di tutti, l’operazione non va improvvisata ed è necessario rispettare delle regole ed avere diverse accortezze.
In primo luogo è bene verificare se ci sono i requisiti per farlo, considerando l’altezza del vano ambiente in cui si prevede di inserirlo. Il regolamento edilizio impone infatti il rispetto delle altezze minime dei locali, che negli edifici destinati a civile abitazione sono fissate a 2,70 metri, con eccezione degli spazi destinati a corridoio o disimpegno, dove sono pari a 2,40 metri.
Molto importante è anche la scelta del tipo di pannello con cui realizzarlo, che deve essere funzionale ed in grado di rispondere ai requisiti richiesti dal caso specifico.
Il cartongesso è uno dei materiali che va per la maggiore, grazie ai suoi numerosi vantaggi:
Il montaggio di un controsoffitto in cartongesso è facile e veloce, in quanto bastano dei semplici piedini o una rete di acciaio per fissare in sospensione l’intelaiatura alla soletta del solaio. Successivamente vi saranno fissati “a secco” i pannelli, che devono essere di qualità e scelti con cura per adattarsi al meglio.
Le controsoffittature possono essere di vari tipi. Nei lavori più accurati e creativi, si trasformano in piccoli capolavori che valorizzano e ridisegnano l’ambiente. Si pensi a quelli odulati, curvati, con lastre sagomate, dipinti a mano, o con sofisticate orditure realizzate avvalendosi del taglio laser.
I controsoffitti a pannelli richiedono poca manutenzione e sono ampiamente usati negli edifici destinati alle attività commerciali ed industriali. Infatti si prestano bene a nascondere il passaggio dei tanti sistemi di cablaggio e cavi di connessione (fili elettrici, telefonici, informatici), nonché degli impianti.
Più innovativi, sono quelli che integrano i faretti a led, che regalano anche una piacevole esperienza sensoriale, grazie alle luci normali o colorate dai vari effetti (soffuso, intenso, intermittente, ecc.). Le luci a led consumano meno e durano più delle tradizionali, rendendo così il controsoffitto ecologico, non solo economico.
L’abbassamento dei soffitti ha molti vantaggi e consente di risolvere velocemente determinati problemi, con la minima spesa. Un materiale però non vale l’altro e va scelto con cura. Infatti i pannelli possono svolgere un’importante funzione di isolamento, creando un’intercapedine in cui inserire materiali isolanti termici e/o acustici, oppure da adibire a vano tecnico per far passare gli impianti.
I pannelli in cartongesso si rivelano ottimi per entrambe le soluzioni. Oggi sono tecnologicamente avanzati, saldi e resistenti (a deformazioni, urti, fuoco), belli da vedere ed eleganti, grazie alle superfici realizzate con cura.
Il materiale è molto duttile, quindi facile da lavorare e tagliare nelle più diverse forme. Non richiede particolari abilità manuali, né pone limiti alla creatività.
La struttura del controsoffitto può essere realizzata in vari modi.
Affinché sia uniforme, basta utilizzare delle aste metalliche a forma di L e formare una griglia sulla quale disporre i pannelli, avvitandoli a partire da un’estremità della stanza all’altra. I fili elettrici dovranno essere lasciati fuori per mettere le luci.
I pannelli saranno fissati puntualmente con delle viti, che conferiranno una maggiore stabilità alla nuova struttura, mentre i punti di giunzione tra l’uno e l’altro, potranno essere coperti da uno strato di garza plastificata da incollare bene.
La superficie va quindi lasciata asciugare, in seguito andrà intonacata con lo stucco, che andrà carteggiato e levigato, rendendola liscia ed uniforme.
Molto importante è anche la scelta di un isolante specifico per il tipo di pannello, che ne preserverà le caratteristiche nel tempo.
Ne andrà steso uno strato per completare il lavoro, e solo dopo sarà possibile passare una o più mani di pittura murale, per dare il tocco finale al nuovo controsoffitto fai da te.
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